mercoledì 22 dicembre 2010

sbrillantinatemi!!!

doppio turno..... sono ko!!!

Recita? Fatta!
I bambini cantavano a squarciagola:
"auisciu namericristma, auisciu namericristma......"
Regalini? Consegnati!
Saluti colleghe? Fatti!
(non vi voglio né vedere, né sentire per i prossimi 19 giorni.....non rispondo neanche agli auguri.... ih,ih,ih,ih)
Accidenti, appena mi muovo lascio una scia di brillantini per terra.... sono impanata anche sulla faccia... se bacio qualcuno sulla guancia lo marchio ben, bene.

La febbre aviaria, ovvero lo stress prima delle vacanze natalizie sta scemando..... ora sento che arriva quella suina per le corse all'ultimo regalo, la spesa per i tanti ospiti attesi....... ODIO QUESTE VACANZE.....
Se mi ritirassi in sordina se ne accorgerebbero? Dove potrei nascondermi? Forse in quelle ampolline con tanto di carillon con la musichetta.... Ma si, chi mi trova li dentro..... una bella tirata fino alla Befana.....
sai che dormita ristoratrice? Allora vado eh? Ciaoooooooo,  ci sentiamo verso il 6 gennaio o giù di li...... i brillantini li porto io!!!!



ah,ah,ah,ah,ah.......

A U G U R I


sabato 4 dicembre 2010

A me gli occhi please...

Roberto Lerici un grande scrittore di testi teatrali...... ci mancano tantissimo la sua ironia, la sua intelligenza, il suo modo di scrivere così particolare. Chissà come avrebbe descritto tutto quello che sta succedendo in questi giorni. Il suo "A me gli occhi please", recitato da Gigi Proietti mi ha sempre divertito e fatto riflettere...
il pezzo che sento più vicino ultimamente è questo splendido  monologo, ascoltato per la prima volta a 12 anni, ma elaborato negli anni.... Mi emoziona sempre risentirlo.....

"Mio padre è morto partigiano a 18 anni...."

sabato 27 novembre 2010

Anima in mille Azioni....



In questo momento su quel palco .... ci sono io con un computer, a scrivere, scrivere, scrivere ....sempre più piccola, ogni pagina che esce dallo schermo si rappresenta dietro di me:

lo spettacolo delle mie immagini mentali..... che subbuglio! Che intrallazzo! Che folla di pensieri!

Quanta gente intorno...... SILENZIO!  QUI SI STA SCRIVENDO UNA TESI, VA BENE?

Seleziona il testo..... CANC...   CHIUDI IL SIPARIO.....BUIO...

si ricomincia.

TESI IN PROGRESS.....

domenica 21 novembre 2010

gli anticonformisti

Io sono
un uomo nuovo
talmente nuovo che è da tempo che non sono neanche più fascista
sono sensibile e altruista
orientalista
ed in passato sono stato
un po' sessantottista
da un po' di tempo ambientalista
qualche anno fa nell'euforia mi son sentito
come un po' tutti socialista.

Io sono
un uomo nuovo
per carità lo dico in senso letterale sono progressista
al tempo stesso liberista
antirazzista
e sono molto buono
sono animalista
non sono più assistenzialista
ultimamente sono un po' controcorrente
son federalista.

Il conformista
è uno che di solito sta sempre dalla parte giusta,
il conformista ha tutte le risposte belle chiare dentro la sua testa
è un concentrato di opinioni
che tiene sotto il braccio due o tre quotidiani
e quando ha voglia di pensare pensa per sentito dire
forse da buon opportunista
si adegua senza farci caso e vive nel suo paradiso.

Il conformista
è un uomo a tutto tondo che si muove senza consistenza,
il conformista s'allena a scivolare dentro il mare della maggioranza
è un animale assai comune
che vive di parole da conversazione
di notte sogna e vengon fuori i sogni di altri sognatori
il giorno esplode la sua festa
che è stare in pace con il mondo
e farsi largo galleggiando
il conformista
il conformista.

Io sono
un uomo nuovo
e con le donne c'ho un rapporto straordinario sono femminista
son disponibile e ottimista
europeista
non alzo mai la voce
sono pacifista
ero marxista-leninista
e dopo un po' non so perché mi son trovato
cattocomunista.

Il conformista
non ha capito bene che rimbalza meglio di un pallone
il conformista aerostato evoluto
che è gonfiato dall'informazione
è il risultato di una specie
che vola sempre a bassa quota in superficie
poi sfiora il mondo con un dito e si sente realizzato,
vive e questo già gli basta
e devo dire che oramai
somiglia molto a tutti noi
il conformista
il conformista.

Io sono
un uomo nuovo
talmente nuovo che si vede a prima vista sono il nuovo conformista.
G.Gaber







Ma chi è anticonformista oggi?  Il frikkettone? L'intellettuale di sinistra che sciorina dai salotti "bene" le sue analisi sulla società attuale?
Non possiamo neanche calarci le braghe di fronte ai re dei conformisti....... è superconformista, perchè loro le braghe le hanno sempre calate.... puttanieri, pidduisti, malfattori, corruttori, traditori, delinquenti comuni mischiati ai delinquenti eccellenti.
Ci stiamo "conformando" a tutto questo? Le persone che hanno il coraggio di indignarsi (come ha risposto Giuliano ad un mio commento) sono i veri anticonformisti, coloro che hanno ancora un briciolo di coscienza civile sono gli "anti" oggi.... Io credo ancora nella capacità degli italiani di raddrizzarsi, di abbandonare quella posizione scomoda  e "pericolosa"  di chi si prostra ai piedi del re di turno......

lunedì 25 ottobre 2010

non mi svegliate

Non mi rompete
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)

Non mi svegliate ve ne prego
ma lasciate che io dorma questo sonno,
sia tranquillo da bambino
sia che puzzi del russare da ubriaco.
Perché volete disturbarmi
se io forse sto sognando un viaggio alato
sopra un carro senza ruote
trascinato dai cavalli del maestrale,
nel maestrale... in volo.

Non mi svegliate ve ne prego
ma lasciate che io dorma questo sonno,
c'è ancora tempo per il giorno
quando gli occhi si imbevono di pianto,
i miei occhi... di pianto.


giovedì 14 ottobre 2010

strategie di manipolazione...

Dopo aver letto il post di Giuliano mi sono soffermata a riflettere su questo scritto di
Noam Chomsky, anche perchè mercoledì prossimo ho l'esame di linguistica e questo
personaggio ultimamente è il mio pane quotidiano.  Questo scritto non lo conoscevo......  di recente ho letto di lui  un articolo in cui si diceva che era stato respinto dal governo d'Israele, perchè doveva tenere una lezione agli studenti universitari in Cisgiordania...... 
Un grandissimo professore, ebreo americano, che ha contribuito notevolmente alla rivoluzione della linguistica con la sua "grammatica mentale".... ma a quanto pare anche un filosofo di vita che è riuscito a smascherare, studiando interi documenti politici, i veri intenti dei "manipolatori" d'informazione...



1 – La strategia della distrazione.
L’elemento principale del controllo sociale è la strategia della distrazione che consiste nel distogliere l’attenzione del pubblico dai problemi importanti e dai cambiamenti decisi dalle élites politiche ed economiche utilizzando la tecnica del diluvio o dell’inondazione di distrazioni continue e di informazioni insignificanti. La strategia della distrazione è anche indispensabile per evitare l’interesse del pubblico verso le conoscenze essenziali nel campo della scienza, dell’economia, della psicologia, della neurobiologia e della cibernetica. “Sviare l’attenzione del pubblico dai veri problemi sociali, tenerla imprigionata da temi senza vera importanza. Tenere il pubblico occupato, occupato, occupato, senza dargli tempo per pensare, sempre di ritorno verso la fattoria come gli altri animali (citato nel testo “Armi silenziose per guerre tranquille”).
2 – Creare il problema e poi offrire la soluzione.
Questo metodo è anche chiamato “problema – reazione – soluzione”. Si crea un problema, una “situazione” che produrrà una determinata reazione nel pubblico in modo che sia questa la ragione delle misure che si desiderano far accettare. Ad esempio: lasciare che dilaghi o si intensifichi la violenza urbana, oppure organizzare attentati sanguinosi per fare in modo che sia il pubblico a pretendere le leggi sulla sicurezza e le politiche a discapito delle libertà. Oppure: creare una crisi economica per far accettare come male necessario la diminuzione dei diritti sociali e lo smantellamento dei servizi pubblici.
3 – La strategia della gradualità.
Per far accettare una misura inaccettabile, basta applicarla gradualmente, col contagocce, per un po’ di anni consecutivi. Questo è il modo in cui condizioni socioeconomiche radicalmente nuove (neoliberismo) furono imposte negli anni ‘80 e ‘90: uno Stato al minimo, privatizzazioni, precarietà, flessibilità, disoccupazione di massa, salari che non garantivano più redditi dignitosi, tanti cambiamenti che avrebbero provocato una rivoluzione se fossero stati applicati in una sola volta.
4 – La strategia del differire.
Un altro modo per far accettare una decisione impopolare è quella di presentarla come “dolorosa e necessaria” guadagnando in quel momento il consenso della gente per un’applicazione futura. E’ più facile accettare un sacrificio futuro di quello immediato. Per prima cosa, perché lo sforzo non deve essere fatto immediatamente. Secondo, perché la gente, la massa, ha sempre la tendenza a sperare ingenuamente che “tutto andrà meglio domani” e che il sacrificio richiesto potrebbe essere evitato. In questo modo si dà più tempo alla gente di abituarsi all’idea del cambiamento e di accettarlo con rassegnazione quando arriverà il momento.
5 – Rivolgersi alla gente come a dei bambini.
La maggior parte della pubblicità diretta al grande pubblico usa discorsi, argomenti, personaggi e una intonazione particolarmente infantile, spesso con voce flebile, come se lo spettatore fosse una creatura di pochi anni o un deficiente. Quanto più si cerca di ingannare lo spettatore, tanto più si tende ad usare un tono infantile. Perché? “Se qualcuno si rivolge ad una persona come se questa avesse 12 anni o meno, allora, a causa della suggestionabilità, questa probabilmente tenderà ad una risposta o ad una reazione priva di senso critico come quella di una persona di 12 anni o meno (vedi “Armi silenziosi per guerre tranquille”).
6 – Usare l’aspetto emozionale molto più della riflessione.
Sfruttare l’emotività è una tecnica classica per provocare un corto circuito dell’analisi razionale e, infine, del senso critico dell’individuo. Inoltre, l’uso del tono emotivo permette di aprire la porta verso l’inconscio per impiantare o iniettare idee, desideri, paure e timori, compulsioni, o per indurre comportamenti….
7 – Mantenere la gente nell’ignoranza e nella mediocrità.
Far sì che la gente sia incapace di comprendere le tecniche ed i metodi usati per il suo controllo e la sua schiavitù. “La qualità dell’educazione data alle classi sociali inferiori deve essere la più povera e mediocre possibile, in modo che la distanza creata dall’ignoranza tra le classi inferiori e le classi superiori sia e rimanga impossibile da colmare da parte delle inferiori” (vedi “Armi silenziosi per guerre tranquille”).
8 – Stimolare il pubblico ad essere favorevole alla mediocrità.
Spingere il pubblico a ritenere che sia di moda essere stupidi, volgari e ignoranti…
9 – Rafforzare il senso di colpa.
Far credere all’individuo di essere esclusivamente lui il responsabile della proprie disgrazie a causa di insufficiente intelligenza, capacità o sforzo. In tal modo, anziché ribellarsi contro il sistema economico, l’individuo si auto svaluta e si sente in colpa, cosa che crea a sua volta uno stato di depressione di cui uno degli effetti è l’inibizione ad agire. E senza azione non c’è rivoluzione!
10 – Conoscere la gente meglio di quanto essa si conosca.
Negli ultimi 50’anni, i rapidi progressi della scienza hanno creato un crescente divario tra le conoscenze della gente e quelle di cui dispongono e che utilizzano le élites dominanti. Grazie alla biologia, alla neurobiologia e alla psicologia applicata, il “sistema” ha potuto fruire di una conoscenza avanzata dell’essere umano, sia fisicamente che psichicamente. Il sistema è riuscito a conoscere l’individuo comune molto meglio di quanto egli conosca sé stesso. Ciò comporta che, nella maggior parte dei casi, il sistema esercita un più ampio controllo ed un maggior potere sulla gente, ben maggiore di quello che la gente esercita su sé stessa.
Noam Chomsky


Come dargli torto?

Dal film "Quinto Potere"

sabato 9 ottobre 2010

piccola fata

Oggi mentre guardavo le prove del Musical "Peter Pan", sentendo la canzone "La Fata" scritta da Bennato, mi sono venute in mente tante cose....
Bennato l'ha scritta nel 1977, nell'album "Burattino senza fili".... me lo ricordo bene, è stato il mio regalo di Natale avevo 13 anni. Un periodo complesso in tutti i sensi.....  questa canzone  è dedicata a tutte le donne,  al ruolo e al mondo femminile nella sua completezza.  La donna intesa come universo d'amore gratuito, colei che sempre c'è.
Bennato nel '77  metaforicamente era contro il potere, anche quello che si contrappone alla natura pacifica e bisognosa di protezione come la donna..... I sentimenti contorti e violenti degli uomini ci sono sempre stati, ma ultimamente i nostri cuori sono messi a dura prova da episodi di cronaca che vanno oltre la nostra immaginazione.

Un pensiero per  una piccola fata che ora non c'è più; senza retorica, senza rumore, solo con il cuore triste che un'altra donna, una mamma come me,  può provare per la tua morte assurda....



Amore quotidiano
che calmi gli animi agitati,
tra pentole e vapore tu chiedi solo amore.....
          Non ispiri la penna del poeta,
          o sei moglie, o sei Luna,
          o una bambola di creta.

          Canta e balla,
          balla e suona...
          hai la musica nel cuore,
          piccola testarda, adorabile musona...

          Le tue note sono come le foglie d'autunno
          nel vento.... quel vento che le aiuta a cadere...

           ma l'autunno torna sempre e tu
           le potrai riascoltare..........


                                        Floriana, 1985
         
     
          Una poesia scritta su un vecchio diario...... dei miei 20 anni....... per salutarti Sarah.
       


         Dal Blog di Beppe Grillo:

"Disoccupata, precaria, troia, vergine stuprata, ministro promosso per l'aspetto, per il culo, ma anche la bocca aiuta, costretta ad accettare avances sul lavoro, preda delle voglie di parenti e delinquenti, uccisa da zii, mariti, amanti, ex compagni, buttata sulla strada da magnaccia, introdotta nei letti dei potenti come una regalia per acquisirne la condiscendenza. Extracomunitaria e minorenne, a migliaia, quasi bambine, carne fresca sui viali di tutte le città, facile conquista di padri di merda e di famiglia nell'indifferenza totale. Miss Italia che mostrano la loro mercanzia in prima serata, ragazze di cui non si ricorderà il sorriso, lo sguardo, ma soltanto il seno, i lombi, l'incavo delle cosce, vallette con i fili interdentali nelle chiappe in tutti i programmi televisivi, seminude anche nella notte di Natale, merce gratta e fotti, a disposizione degli italiani, inconsapevoli aspiranti puttane del piccolo schermo. Sottopagata, quota rosa, residuale, marginale, esclusa dalle scelte, dalla politica, senza diritti civili se non benedetta dalla sacralità del matrimonio, senza una pensione anche se moglie di fatto per una vita, senza asili, senza spazi verdi per i suoi figli, perché i figli sono delle donne, quasi sempre. Corpo e non persona, buco e non spirito. Oggetto di modernariato con labbra a canotto e zigomi da lupa, in vecchiaia simile a una maitresse di antichi bordelli. Plasmata dalle necessità e dal trionfo del membro maschile, signore e padrone della sua vita. Non più persona, ma oggetto, che si può usare, prestare, strangolare, possedere. Un transfert di massa l'ha trasformata da essere vivente a cosa di comune disponibilità, accessibile, che non può negarsi, non ne ha più il diritto. Proprietà privata, ma anche pubblica, da strangolare in caso di rifiuto, nella scala sociale appena al di sopra una bambola gonfiabile, da possedere anche dopo la morte, perché una cosa non è viva e non è morta. E' solo una cosa, una donna, nient'altro che una donna."
        

martedì 5 ottobre 2010

.......cullarsi con le note.....

Una bella canzone d'amore,
riesce a risvegliare la memoria dell'anima.....

tutti abbiamo un archivio a cui attingere,
uno scrigno segreto fatto di immagini, parole, gesti e...
musica.....  

questa canzone libera solo i ricordi belli.....
lasciamoci cullare dalle note...

venerdì 17 settembre 2010

NESSUNO ESCLUSO

NESSUNO ESCLUSO

Ciao Giuliano, sono indignata quanto te..... io nella scuola "Pisacane" ho insegnato, non ai bambini stranieri, ma ai loro genitori. Facevo parte di uno staff di insegnanti di scuola elementare, incaricate dal Provveditorato, di aiutare gli stranieri adulti nella comprensione della lingua italiana....... Tutti i venerdì mattina dopo aver accompagnato i loro figli nelle aule, genitori di etnie diverse si recavano da me per la loro lezione di italiano.... E' stata più formativa questa esperienza, dei mille convegni sull'integrazione a cui ho partecipato! Negli altri giorni della settimana andavo in un altro istituto romano a svolgere questo delicato compito....
Il ricordo dei tanti visi, l'umanità incredibile, la vasta cultura di alcuni miei "studenti" speciali, (molti erano laureati) hanno influenzato poi la scelta di laurearmi in Scienze dell'Educazione, con la tesi finale sui problemi dei "migranti" o in maniera specifica sul "viaggio", nella sua valenza di "migrazione"..... Volevo portarti la mia testimonianza e solidarietà per tutte le iniziative che ti vedono sempre in prima linea nella difesa degli immigrati Io non posso dimenticare quando gli "altri" eravamo noi....


domenica 5 settembre 2010

.... la fitta sassaiola dell'ingiuria.....

Confessioni di un teppista  di Sergej Esenin

Non tutti son capaci di cantare
E non a tutti è dato di cadere
Come una mela, verso i piedi altrui.
È questa la più grande confessione
Che mai teppista possa confidarvi.
Io porto di mia voglia spettinata la testa,
Lume a petrolio sopra le mie spalle.
Mi piace nella tenebra schiarire
Lo spoglio autunno delle anime vostre;
E piace a me che mi volino contro
I sassi dell'ingiuria,
Grandine di eruttante temporale.
Solo più forte stringo fra le mani
L'ondulata mia bolla dei capelli.
È benefico allora ricordare
Il rauco ontano e l'erbeggiante stagno,
E che mi vivono da qualche parte
Padre e madre, infischiandosi del tutto
Dei miei versi, e che loro son caro
Come il campo e la carne, e quella pioggia fina
Che a primavera fa morbido il grano verde.
Per ogni grido che voi mi scagliate
Coi forconi verrebbero a scannarvi.
Poveri, poveri miei contadini!
Certo non siete diventati belli,
E Iddio temete e degli acquitrini le viscere.
Capiste almeno
Che vostro figlio in Russia
È fra i poeti il più grande!
Non si gelava il cuore a voi per lui,
Scalzo nelle pozzanghere d'autunno?
Adesso va girando egli in cilindro
E portando le scarpe di vernice.
Ma vive in lui la primigenia impronta
Del monello campagnolo.
Ad ogni mucca effigiata
Sopra le insegne di macelleria
Si inchina da lontano.
Ed incontrando in piazza i vetturini
Ricorda l'odore del letame sui campi,
Pronto, come uno strascico nuziale,
A reggere la coda dei cavalli.
Amo la patria. Amo molto la patria!
Pur con la sua tristezza di rugginoso salice.
Mi son gradevoli i grugni insudiciati dei porci,
E nel silenzio notturno l'argentina voce dei rospi.
Teneramente malato di memorie infantili
Sogno la nebbia e l'umido delle sere d'aprile.
Come a scaldarsi al rogo dell'aurora
S'è accoccolato l'acero nostro.
Ah, salendone i rami quante uova
Ho rubato dai nidi alle cornacchie!
È sempre uguale, con la verde cima?
È come un tempo forte la corteccia?
E tu, diletto,
Fedele cane pezzato!
Stridulo e cieco t'hanno fatto gli anni,
E trascinando vai per il cortile la coda penzolante,
Col fiuto immemore di porte e stalla.
Come grata ritorna quella birichinata:
Quando il tozzo di pane rubacchiato
Alla mia mamma, mordevamo a turno
Senza ribrezzo alcuno l'un dell'altro.
Sono rimasto lo stesso, con tutto il cuore.
Fioriscono gli occhi in viso
Simili a fiordalisi fra la segala.
Stuoie d'oro di versi srotolando,
Vorrei parlare a voi teneramente.
Buona notte! buona notte a voi tutti!
La falce dell'aurora ha già tinnito
Fra l'erba del crepuscolo.
Voglio stanotte pisciare a dirotto
Dalla finestra mia sopra la luna!
Azzurra luce, luce così azzurra!
In tanto azzurro anche morir non duole.
E non mi importa di sembrare un cinico
Con la lanterna attaccata al sedere!
Mio vecchio, buono ed estenuato Pégaso,
Mi serve proprio il tuo morbido trotto?
Io, severo maestro, son venuto
A celebrare i topi ed a cantarli.
L'agosto del mio capo si versa quale vino
Di capelli in tempesta.
Ho voglia d'essere la vela gialla
Verso il paese cui per mare andiamo


Questa poesia di Esenin, diventa
"Confessioni di un malandrino"
meravigliosa canzone di Angelo Branduardi......

la voglio dedicare a chi ama la poesia...

martedì 13 luglio 2010

vacanze romane.....

Voglia di vacanze..... voglia di riposo.... voglia di cose buone.....
voglia di .... rinascita!




Spero che al mio ritorno non ci siano più i tanti politici indegni che ...... infestano Roma!

lunedì 10 maggio 2010

fuochino, fuoco.....

Il traguardo della laurea si avvicina, mercoledì insieme al mio relatore (che è anche il Presidente della mia Facoltà) deciderò la tesi....... 
Sembra incredibile ma sono passati già tre anni...... mi mancheranno tutti i volti che ho conosciuto, le alzatacce per studiare perchè all'alba c'è il silenzio giusto per far "attecchire" le nuove idee......, l'attesa per sapere l'esito dell'esame....
Sono felice e incredula di essere riuscita in quest'impresa così difficile per me.....
Sono sempre stata certa della forza "creatrice" di un forte desiderio e ora mi viene voglia di non
fermarmi qui.... di continuare ancora, perchè non ci si deve mai saziare della conoscenza..... il sapere rende liberi, poco manovrabili e coscienti quando si fanno delle scelte.

Un grazie speciale a mio figlio Gabriele di 8 anni.... il più orgoglioso della mamma studentessa....
quando uscirò da quell'aula dopo la discussione della tesi...... gli permetterò di dire tutte le parolacce che legge  nel bagno degli "uomini", come chiama lui quello della scuola,  ultimamente fa un pò fatica a star dietro ai vari "stimoli".
L'altro giorno è tornato a casa e mi ha detto: " nel bagno degli uomini c'è scritta una brutta parolaccia", e io:
"Gabriele, non si ripetono, è un pò come dirle...."  e lui: " Allora ti dico le lettere..... inizia con C finisce per O
e ci stanno due Z in mezzo....."   Il bagno degli uomini docet... W la cultura.


sabato 3 aprile 2010

L'ordinario.... in straordinario.

Augurare Buona Pasqua non è facile per chi come me ultimamente ha in testa una miriade d'informazioni tutte contrastanti tra loro...... mettiamo dei punti fermi.
Sono alle prese con Antigone per l'esame di filosofia morale.... sicuramente influenzata dal personaggio e dalle recenti elezioni, ho una gran voglia di urlare!!! Cosa?  Spero non ovvietà:  sugli italiani coglioni, sulla nostra povera Patria, ora in questo sabato Santo... penso al significato della Pasqua per me.
Resurrezione, rinascita a vita nuova, rinnovamento e buoni propositi?
Il pensiero "morale" che ho in testa ora è che sento nella Pasqua il divenire delle cose, il tempo, gli atti quotidiani, sono come trasformati, dall'ordinario allo straordinario.... come passati o guardati attraverso  una lente che dà un senso a tutto questo. Io non ho il coraggio di Antigone, anche se vado fiera delle mie idee, ma conosco tanti sacerdoti, veri testimoni della Pasqua, che non hanno paura di non essere "allineati", di cantare fuori dal coro.... e proprio a loro che voglio augurare una Pasqua davvero di cuore:

Padre Alex Zanotelli, Don Paolo Farinella, Don Antonelli, Don Gallo, Don Luigi Ciotti, e tantissimi altri....

perchè loro? Perchè mettono in pratica quello che è la vera Cristianità, perchè manifestare così la fede oggi è la vera rivoluzione, perchè anche loro come Cristo fanno diventare l'ordinario in straordinario....
.... Quel Cristo che trasformò dei semplici pescatori in grandi uomini per l'umanità .......

Buona Pasqua a tutti.





giovedì 25 febbraio 2010

aria di primavera....

Questo post è un po' "smielato" e scontato, visto il titolo del mio BLOG........ ma quanto è bello scalfire
il bozzolo!!!!!!



Dedicato a tutte le donne......


domenica 14 febbraio 2010

....Il San Valentino...

Il mio di San Valentino è dedicato ai miei figli...... è l'amore che mi unisce a loro
che voglio festeggiare oggi.....

Mia figlia doveva nascere proprio in questo giorno...... ma si è affrettata ed è nata il 2 di febbraio.....
comunque il suo nome è rimasto Valentina.







 Alla fine è arrivata la neve, mio figlio Gabriele è stato il più felice..... tutto sua madre.


martedì 9 febbraio 2010

.....aspettando la neve su Roma.....

Brr......che freddo! Ci siamo quasi...... arriverà la neve su Roma..... e qui a Palestrina?
Angelo un signore che interpreta la natura ha avuto ragione quando mi diceva:
"quanno in autunno ce stanno troppe cimici..... d'invierno ce bèla de neve...."

Mentre studio Don Milani per l'esame di pedagogia....guardo il cielo grigio...per ora solo qualche fiocco pieno di pioggia....speriamo bene.





Nevica: l'aria brulica di bianco;
la terra è bianca, neve sopra neve;
gemono gli olmi a un lungo mugghio stanco,
cade del bianco con un tonfo lieve.
E le ventate soffiano di schianto
e per le vie mulina la bufera;
passano bimbi; un balbettio di pianto;
passa una madre; passa una preghiera!

Giovanni Pascoli


....che il camminare sulla neve soffice ti renda facile il  percorso...
la visione del mondo che ti circonda ti appaia fantastica, i pensieri buoni e allegri ti facciano compagnia....

Floriana






sabato 16 gennaio 2010

blog in via di guarigione

Ogni tanto passo dalle mie parti e l'istinto di chiudere i battenti si fa sempre più forte.
Questa specie di ibrido che è diventato il mio spazio, non mi piace neanche un po'...il mio intento iniziale era di spargere positività in ogni luogo, infatti il titolo Traguardi non era stato scelto a caso:
"....Fatti non foste a viver come bruti......."

Forse una persona dovrebbe aprire un blog per ogni interesse, ogni inclinazione, ogni sfaccettatura della sua personalità...... potrebbe essere una soluzione.

A questo Blog do ancora una settimana di convalescenza........