Rispondendo al post di un amico di "blog", mi è venuta voglia di rileggere un libro di Dyer scritto negli anni '80: "Le vostre zone erronee".
A parte i divertenti aneddoti scritti nell'introduzione, perlomeno originali e non tanto scopiazzati, mi ha colpito il linguaggio crudo e diretto di questo psicologo che ha fatto la sua fortuna scrivendo libri di psicologia motivazionale.
Le storielline che raccontano i conferenzieri per catturare l'attenzione del pubblico sono quasi sempre le stesse: una ricorre immancabilmente nei migliaia di blog che trattano "crescita personale": La fabbrica che si ferma perchè si è rotto il macchinario, quando viene "l'esperto" per ripararla dà un colpettino alla macchina e questa riparte, il suo onorario è esorbitante tipo 10.000 dollari che lui giustifica così: 1 dollaro per il colpettino, 9000 perchè sapevo dove darlo".
Chiaramente negli anni cambiano le versioni: una volta è l'idraulico, un'altra un meccanico, ma il succo è sempre lo stesso.
Dyer, "l'originale" racconta:
"Un conferenziere aveva deciso di dimostrare una volta per tutte a un gruppo di alcolizzati che non esiste flagello peggiore dell'alcool. Sul palco, aveva davanti a sè due recipienti pieni di un liquido incolore, apparentemente identici. Disse che uno conteneva acqua schietta, l'altro alcool non diluito. Mise un vermetto in uno dei recipienti e tutti videro che, dopo aver galleggiato un poco, esso si dirigeva verso la parete del vaso e poi si arrampicava fino all'orlo. Il conferenziere allora prese e lo mise nel recipiente pieno di alcool. Davanti agli occhi di tutti, il verme si disintegrò. "Ecco" disse l'oratore. "Quale morale se ne può trarre"? Dal fondo della sala si udì distintamente una voce: "Che se bevi alcool ti vanno via i vermi".....
Così scrive questo psicologo, in maniera disarmante continua:
"La condizione sana è secondo natura e i mezzi per conseguirla sono alla portata di ognuno.
Ritendo che gl'ingredienti che in giusta dose compongono l'efficienza siano:
il lavoro sodo, il pensiero lucido, il buon umore e la fiducia in se stessi. Non credo alle formule astruse e nemeno credo che serva esplorare il tuo passato per poi scoprire che con rudezza ti hanno insegnato ad andare al gabinello e che qualcun altro è responsabile della tua infelicità."
Gli originali si distinguono sempre, le brutte copie finiscono per sparire.
hai colto nel segno!
RispondiElimina...sei una bella persona, che confida negli animi umani e che cerca di rendere questo mondo migliore...
RispondiEliminaCiao Andrea grazie come sempre per la tua presenza.
RispondiEliminaAd Anonimo dico grazie di esserci perchè credevo di scrivere solo per Andrea, l'unico che finora mi legge sempre.
Iniziate una settimana splendida.