Mentre facevo la fila alla Asl per prenotare una visita medica, ero immersa nei miei pensieri e preoccupazioni per questi primi giorni "difficili" a scuola. L'inserimento di nuovi alunni non è mai facile, ma quest'anno mi sembra davvero problematica la situazione.... forse un anno in più di età si fa sentire, forse continua usurante il disincanto per questa bella professione.... fatta diventare qualcosa d'incomprensibile, di mostruoso da parte di chi legifera poco e male sul nostro futuro. Tutti hanno un'opinione sul mondo scuola, spesso scontata, qualunquista, frettolosa ma soprattutto disinformata, proprio di chi il piede in un'aula di scuola pubblica italiana non l'ha mai messo. Mi viene in mente un libro d'università dove si parla del ruolo sociale di alcune professioni il cui operato non è quantificabile, tipo un medico non viene pagato a ore, salva vite umane. Un ingegnere che progetta, pianifica, costruisce è un altro professionista il cui compenso non è quantificabile con l'orario che fa.... Lo scienziato, ecc...... Ma chi ha stabilito che un insegnante debba essere pagato a ore e non per il ruolo sociale che svolge? Siamo gli operai del sapere. Ma la responsabilità delle coscienze a noi affidate è meno gravoso di altre professioni? Al Pacino una volta nel suo discorso in una scuola americana... disse "qui stiamo assistendo all'amputazione di un'anima".... L'insegnante può fare anche questo se è una capra repressa. Ma come dice la mia relatrice, può toccare quell'anima per tutta la vita..... Stavo pensando a tutto questo.... quando si sente la voce alterata di un padre alle prese con una bimbetta capricciosa che non voleva obbidire ai suoi voleri..... << Adesso basta! Fai quello che ti dico, altrimenti ti porto a scuola!>> Accidenti al numeretto.... toccava proprio a me, ferita come un caimano che non vuole finire al "gabbio", sbrigo la faccenda prenotazione e vado a caccia di quel padre che vanifica il mio lavoro quotidiano,.... niente, non lo trovo è già uscito. Ma in fondo che volevo fare? Scolarizzare un genitore prima del figlio? Me ne sono andata con l'incazzatura inesplosa e tanta stanchezza interiore..... cominciamo bene.... siamo a settembre e già mi sento così. Domani sicuramente avrò l'herpes sul labbro, la rabbia del caimano si sfoga anche così con l'herpes o meglio il "serpes" come lo chiamano abitualmente i bambini.
Non insegnate ai bambini
non insegnate la vostra morale
è così stanca e malata
potrebbe far male
forse una grave imprudenza
è lasciarli in balia di una falsa coscienza.
Non elogiate il pensiero
che è sempre più raro
non indicate per loro
una via conosciuta
ma se proprio volete
insegnate soltanto la magia della vita.
Giro giro tondo cambia il mondo.
Non insegnate ai bambini
non divulgate illusioni sociali
non gli riempite il futuro
di vecchi ideali
l'unica cosa sicura è tenerli lontano
dalla nostra cultura.
Non esaltate il talento
che è sempre più spento
non li avviate al bel canto, al teatro
alla danza
ma se proprio volete
raccontategli il sogno di
un'antica speranza.
Non insegnate ai bambini
ma coltivate voi stessi il cuore e la mente
stategli sempre vicini
date fiducia all'amore il resto è niente.
Giro giro tondo cambia il mondo.
Giro giro tondo cambia il mondo.
Mia cara Flò, io invece ti regalo una confidenza.
RispondiEliminaMio figlio ha fatto il classico.
E come tutti quelli del classico, finchè ha frequentato (ha finto un anno fa), ha strameledetto quella scelta (un pò forzata da me, a dire il vero).
Ma poi, poche settimane fa, l'ho sentito (io sono rimasto meravigliato ma silenziosamente muto) confidare al cuginetto più piccolo che quella scuola gli ha dato parecchio (la metto sintetica per non allungare il brodo).
Ti puoi immaginare la felicità che mi ha dato.
Ma non per il classico in sè.
Bensì per le stesse ragioni che tu sottintendi nel valore che dovrebbe avere la scuola.
E, per dirla più chiaramente.
Vedi, che quello che si semina poi fa i frutti.
Lo so, lo posso immaginare che a scuola vi stanno massacrando.
E' scientifica la tortura: servono polli da batteria, consumatori indefessi.
Chi si ferma a pensare è perduto!
No? Non è questo che vogliono?
E noi che possiamo fare?
Io ho provato a fare di mio figlio un infelice come me.
Ma almeno ha la sua coscienza.
Ne ho fatto un soldato, un partigiano del nostro mondo.
Non è forse qualcosa?
E tu, invece, sei una kamikaze!
Vedo come ti fai esplodere nella folla.
I tuoi pensieri nel petto, i libri nella cintura.
La folla di bambini innocenti.
Pargoli da allevare in gabbia per farne perfetti operai del consumo, formichine dell'acquisto, masse da discoteca/stadio/centrocommerciale...
E tu, eroica terrorista, che fai esplodere le bomba culturale dando fuoco ai loro cervelli!!!!
E vampa ai loro cuoricini!
Ti voglio sempre bene per questo, sappilo.
Siamo tutti addolorati per quello che sta succedendo in questo povero paese.
Ma ci sono sempre quelli come te, che soffrono ancora.
Io amo loro.
Adesso per metterla con un poco di spirito...
tempo fa avevo messo sul blog questo post.
Mi pare che sia proprio azzeccato!
Un abbraccio,
Pieruzzo.
P.S. Mi sono scordato il post:
Eliminahttp://repubblicaindipendente.wordpress.com/2009/01/29/pensieri-contrari/
Baci.