domenica 11 dicembre 2011

Vanità di Vanità....

Ci risiamo.... la pratica è di gran lunga migliore della teoria....
Un conto è scrivere di teatro e un altro è praticarlo...
Un po' come chi legge un libro di psicologia e tenta di analizzare tutti quelli che incontra; ma quando ci si trova seduti di fronte a uno "strizzacervelli" tutte le teorie lette su quel libro, vanno a farsi benedire. Allora, è arrivato il momento di rimettersi a fare teatro....perchè? Primo perchè fare un progetto in comune ad altri è quello che mi riesce meglio; secondo perchè vedi superare pian piano ostacoli, raggiungere obiettivi e realizzare bellissimi traguardi....
Questa volta ci misuriamo con Dante...... o meglio con una parodia della sua opera più importante: La Divina Commedia. Di copioni ce ne sono tanti in giro, ma quello che abbiamo scelto è veramente simpatico e geniale.


Naturalmente è stato completamente stravolto, perchè la tentazione di mandare qualcuno all'Inferno, o in Purgatorio, o premiarlo con il Paradiso è troppo forte per non assecondarla....


Il sottotitolo di questo Blog è stato per anni:
"fatti non foste a viver come bruti....", figuriamoci se prima o poi non la riciclavo da qualche parte! Ah, Ah, Ah...


Un pezzetto dell'Inferno:


Lucifero


La scena si apre con una musica degna del personaggio.....


VIRGILIO O Dante, siamo giunti dove gli occhi vivi non oserebbero guardar per paura.......


LUCIFERO (Si presenta nelle sembianze di una bellissima ragazza, curata nel vestire e truccatissima) Ah, ah, ah,............ oh...... poeti..... coraggiosi..... siete arrivati fin qui.... che onore..... Non ve lo aspettavate di trovarmi in queste sembianze vero?
Vanità delle Vanità...... come dice il nipote di Salomone..... Virgilio.... ma tu non puoi sapere....ah,ah,ah......


VIRGILIO: non provocarmi Lucifero.... tu..... tu che potevi...... stare al cospetto dell’Altissimo, eri il prediletto..... invece la tua Vanità e voglia di supremazia ha provato a oscurare la Luce.....


LUCIFERO: Certo! Io ero “Lux Fere” il “portatore di Luce”..... ero la perfezione, la Luce del mattino che rifletteva sul mondo....... pieno di sapienza e di scienza.... Sua creazione.....e..... e .....ha preferito un essere indegno, ha voluto amarlo più di me....... l’uomo.... pieno di errori e orrori ...... un bruto!




DANTE: (impaurito, quasi nascosto dietro a Virgilio) “fatti non foste a viver come bruti.... ma a seguir virtude e canoscenza....” Ill’è venuta proprio di getto, me la devo ricordare....mi potrebbe servire per la Commedia mia.....


LUCIFERO: Invece sono dei bruti e anche dei Giuda.....


Entrano Bruto e Cassio e Giuda....


BRUTO: M’hai chiamato capo?


CASSIO: A sor padrò, che te stanno a rompe stì due?


LUCIFERO: Buoni, buoni..... questo poeta Dante... scriverà di voi ..... Traditori dell’Impero e Giuda traditore della Chiesa....


GIUDA: Mi sembrava strano che non venivo tirato in causa..........


CASSIO: ammazza aho.... ma che ne so de tutti st’intrallazzi, a me m’hanno pagato.... e io pe du sesterzi so capace de organizzatte na congiura ar giorno....


GIUDA: pure a me m’hanno pagato...... per tradire la Salvezza dell’Uomo... il mio maestro..... ma Io non l’ho fatto per vanità.... ero predestinato.... lo sapevano tutti che lo avrei fatto.... perché nessuno mi ha fermato! Io mi sono pentito, ho riportato i 30 denari... l’ho detto ai Sommi Sacerdoti: “Ho peccato, perché ho tradito sangue innocente”...
Ma nessuno mi ha dato retta.... e ora vivo nella disperazione......


CASSIO: che omo triste che sei ahò.... co questo ‘ngiro pe pischelle nun ce se po annà più.... a Bruto.... nun ce vojo uscì più co sto zombi.......che depressione m’ha messo, addosso....porco Giuda, ahò....co sta corda poi....sempre appesa ar collo.... manco fosse de Morellato..... che amarezza!


LUCIFERO: Vedi Virgilio, i miei figli si nascondono dove neanche tu puoi immaginare....... Ma secondo te Virgilio, quali sono i principi che muovono l’uomo che è imperfetto a elevarsi e a raggiungere il tuo Dio.... Il piacere.......... il dolore? No, è la Vanità.....(canticchia vanità...) Altrimenti rimarrebbero delle bestie.....


VIRGILIO: L’uomo si può guarire da ogni follia tranne la vanità...... e tu ne sei l’esempio......


LUCIFERO: Quindi hai compreso cos’è la Vanità per l’uomo....... lo porta quasi sempre al tradimento....... di ideali, di valori.... per riempirsi della sua bella immagine e scintillare..
Come dice quel cantante...romano.... “Gli uomini non brillano se non sono stelle anche loro......” come si chiama Bruto?


BRUTO Renato Zero......Sor Padrò..... ma che sei pure tu un sorcino?


CASSIO (ride di cuore)


DANTE: Perché non conosci la mi figliola..... in quanto a Vanità lei si che potrebbe insegnare qualcosa.....


LUCIFERO: Ah,ah,ah, Modestamente..... il Diavolo veste Prada, (mostrandosi nel suo splendore) certo che lo so.... Ma la tua Beatrice è più un’Ape Regina..... (avvicinandosi pericolosamente) o una Mantide Religiosa? Ah, ah, ah....


DANTE: (nascondendosi dietro a Virgilio) Oh, e che diavolo!!! Si ha paurina......


Escono Dante e Virgilio........... inizia la coreografia....


2 commenti:

  1. Beh, buon lavoro, allora.
    E buone feste!
    Piero

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  2. Grazie Pietro anche a te.... sei invitato già da adesso alla nostra rappresentazione. Sarai avvisato in tempo... per ora siamo alle "calende greche"... tanto per rimanere in tema. Ciao un abbraccione

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