Il mio paese
Se qualcuno mi dicesse: Dove sei nato?
Il cuore mi si riempirebbe allor di gioia.
M’invita a ricordar quel suolo amato
quel suolo al cui pensar, mi dà la vita.
Il mio paese, ha prati verdeggianti
dove vi sono fiumi con acque cristalline,
incantevoli panorami con meravigliosi tramonti
e pini profumati nelle colline.
Dalla Sicilia alle Alpi è tutto un bagliore
di una luce che brilla all’infinito,
la “zagara” profuma, lei dà l’amoreche, all’italico cuor mai è assopito.
E quei monti ammantati di purezza
fanno da cornice alla mia terra
rispecchiano l’anima nobile d’una razza
che ha illuminato il mondo di luce vera.
Italia è il nome del paese ove son nato
patria di geni e di eroi,
madre di tanti figli che al mondo hanno dato
gloria e vanto, conquistato al prezzo di tanti sudori.
Carlo Compagnoni, Australia 1971
Peppino De Filippo diceva sempre a Totò:
"Ho detto tutto!!!"
Flò, bentornata!
RispondiEliminaMi mancava la tua presenza.
I versi di tuo padre li conoscevo già. Ma stavolta hanno un sapore diverso. Non so, sembra che stiano lì a difendere quello che è nostro da sempre, ma che qualcuno vuole rubarci.
Sai, un padre ha sempre il suo ruolo di guardiano, di protettore di chi, come noi, poveri figli, resta indifeso.
E allora, la poesia di tuo papà mi sembra un abbraccio, un gesto forte, quelle parole dicono "Attento, dove vai!? Con chi stai!? A chi hai dato le tue cose!?"
Ecco, oggi, Flò, quelle parole mi mancano tanto. E leggerle da te... è un regalo.
Un bacio.
In realtà questi versi riproposti hanno un sapore davvero amaro.....
RispondiEliminasimile a quello lasciato dal pezzo di Proietti: "Mio padre è morto partigiano..."
il tuo vuoto è anche il mio....
Non riesco a mettere insieme le parole, perchè mi sembra tutto già detto, già pensato.... siamo alla saturazione delle informazioni, di colpi di scena, di scandali. Il nostro "tsunami" di fango, (per non dire la vera sostanza che galleggia) abbiamo imparato a mangiarlo a piccole dosi, riusciamo a digerirlo e la cosa peggiore e che ne sembriamo immuni!
Allora? Dopo la laurea, mio più grande traguardo e ragione di questo blog.... mi sono fermata stremata a raccogliere alcuni pezzi di me stessa lasciati in giro, in mano anche a chi davvero non li meritava.... Aria di primavera, tempo di bilanci, di semina e soprattutto di progetti futuri... Per ora ricomincio dalla mia professione, che scusami se è poco è davvero meravigliosa. Stare ogni giorno con il nostro futuro non è cosa da tutti.... "Insegnare è toccare l'anima di uno studente per tutta la vita" è il motto della mia relatrice. Scusa, non è presunzione la mia, è solo una dichiarazione d'amore al mio lavoro. Ti abbraccio con la certezza che né io, né te, insieme a milioni di persone, cadremo in quel vuoto...... E' solo la calma prima della tempesta.... Tu da che parte starai?
Cara Floriana, sono passata proprio per caso, non ti aspettavo e invece c' eri.
RispondiEliminaHo letto il tuo post, ma il mio cuore è stato preso dal tenero Pinocchio e dal prato fiorito che è l' abito nuovo del tuo blog...è così luminoso ed allegro il tuo nuovo blog, mi piace tanto e mi azzardo a dire che sei sulla via di guarigione ( non so da cosa perchè non so niente di te) ma il verde è realmente il colore della speranza ( si usa in sala operatoria proprio per questo motivo)quindi Floriana come dice il tuo nome sii fiore nel prato verde.
Ciao.
PS Il tuo lavoro può veramente cambiare il mondo.
Ciao Paola, Il disegno è di Valentina mia figlia, "Pinocchio nel paese dei diritti",lei ha scelto l'art.18: "I tuoi genitori devono fare quel che è meglio per te" e la sua maestra lo ha fatto plastificare. Così ora troneggia sulla parete proprio sopra il suo letto, tipo icona sacra.... Ma l'arte va premiata no? Tu ne sai qualcosa. Ciao un bacione.
RispondiEliminaCiao Floriana,scusami se mi permetto di andare " fuori tema " ma ci tengo moltissimo a farti i complimenti per la laurea!!!Bravissima!!Grazie mille per essere passata a trovarmi e per aver condiviso con me questa notizia speciale.Dottoressa,passi pure a prendere un tè da me quando vuole,sarà un piacere chiaccherare in allegria.Molto belli questi versi che dovremmo sempre tenere a mente.
RispondiEliminaUn bacio grande e ancora complimenti!
Cara Floriana, piacere di conoscerti, mi chiamo Tiziana. La descrizione della nostra Italia scritta in questi versi è così fresca, positiva, che in nessun altro modo l'ho sentita. Quegli occhi hanno visto la poesia passare attraverso la nostra penisola. A presto cara.
RispondiEliminaCara Floriana, comincio dagli auguri: mi fai sapere di più? Davvero ti hanno laureata? Che incoscienti!!! Ecco, vedi, non è vero che gli insegnati possono sbagliare clamorosamente nei lotro giudizi?
RispondiEliminaSto scherzando. Un abbraccio fortissimo e i miei più sinceri e cari auguri. Immagino che tu abbia raggiunto una delle mete della tua vita (indipendentemente dagli effetti sul lavoro). Sono quelle tappe che uno si impegna a guadagnare e che hanno un valore quasi ... metafisico, un imperativo morale.
Davvero spero che tu abbia avuto la soddisfazione che ti meriti.
Insegnare.
A parte lo scherzo di prima, mi sarebbe piaciuto davvero essere un isegnate, non ai bambini, perchè forse è troppo difficile, ma ai più grandicelli... ma poi ho fatto un'altra strada.
Tu ... tocchi l'anima di uno studente per tutta la vita. Glilasci segni permaneti, semi che germoglieranno anni ed anni dopo ... Hai questo ruolo ... che rende il tuo lavoro insostituibile ... ma anche "malvisto" da chi preferisce una società ignorante e consumistica.
Io sto con te, ovviamente. Non posso che stare dalla tua parte.
Adesso dobbiamo aspettare, cara Flò; dobbiamo aspoettare. Il mondo sta correndo, mentre l'Italia e l'Occidente tutto, stanno arrancando, col fiatone ...ma nessuno puà rimanere indietro a lungo.
Vedrai, vedrai...
Presto marceremo insieme, su un lungo viale, con i milioni di nostri amici che sono come noi, proprio come te e come me. E porteremo milioni e milioni di bandiere, tutti la stessa bandiera, la bandiera della speranza nel futuro...
Ma tutto questo succederà domani.
Oggi dobbiamo aspettare, stare fermi, in attesa...
E pesante, è difficile, fa male...
Ma se non ce l'abbiamo noi, la pazienza di aspettare - noi, tu, l'insegnante, la donna impegnata nel cuore con gli altri, io, nel mio piccoloe, e tanti altri, tutti quegli altri che marceranno con noi domani - se non abbiamo noi la speranza di aspettare ... daremmo la vittoria agli altri, a quelli che ci stanno rubando il presente ed il futuro. Quelli, loro, quei ladri, stanno rubando il presente ed il futuro ai nostri figli, ai giovani, a quegli angeli che tut tocchi nell'anima ogni giorno.
Ti prego, Flò, toccali un pò anche per me.
Un bacio
Cara Clau, grazie per la visita e per i complimenti, appuntamento uno di questi giorni alle 17 per il tè allora.
RispondiEliminaCiao un bacione.
Cara Tiziana, il piacere è mio per la tua visita. A mio padre sarebbero piaciuti i vostri apprezzamenti alla sua poesia patriottica. Sai quando ha scritto questi versi era in una situazione difficile, in Australia, lontano da tutti e sentiva la mancanza della sua terra. Mio padre era innamorato dell'Italia, in particolare di Roma, me l'ha fatta girare a piede milioni di volte... per lui Roma andava vista solo così. Era buffo, quando si passeggiava ti raccontava la storia dell'Italia un po' a modo suo.... senza tralasciare i "gossip" dell'epoca... ti parlava di Gioacchino Belli o della Breccia di Porta Pia e poi all'improvviso diceva: "Qui Liz Taylor" ha litigato con Burton, mentre giravano il film Cleopatra... non ci si annoiava.
RispondiEliminaCiao un saluto.
Caro Pietro, grazie dei complimenti fatti un po' a modo tuo.... ti racconterò i dettagli della discussioe della tesi.
RispondiEliminaOra la preoccupazione maggiore è per quei 4 reattori che sfornano radiazioni a tutto spiano.... ma dove ci nascondiamo? Questi non ci dicono tutto...... Daltronde puoi dire a milioni di persone la verità sulla loro sorte imminente?
Sai il caos...
Tu che ne pensi?
Cara Floriana, terribile, al dio dei bit non è piaciuta la mia prima risposta, mi ha cancellato tutto!
RispondiEliminaMi chiedi cosa ne penso. Della centrale penso che ... spero che tutto possa incanalrsi piani piano verso un miglioramento della situazione, senza altri traumi. Già così è un dramma. Chissà se almeno a Tokyo la situazione resterà tranquilla. Lì è successa una catastrofe immane; lo tsunami ha distrutto il Giappone in profondità, colpendo le persone, lo Stato, l'economia, la politica energetica, ecc... Certo sono un popolo forte, ma adesso ... il mostro li sta divorando. Speriamo che si calmi ... speriamo che la centrale non esploda o non inondi tutto di radiazioni, lì attorno. Loro, i Giapponesi già hanno pagato un tributo tremendo alla forza dell'atomo. Oggi sembra quasi una nemesi della nemesi (la nemesi era l'uso pacifico dell'atomo in luogo di quello bellico; ma anche l'uso pacifico si è rigirato in male!)
Quello che sta accadendo in Giappone è molto simile a quello che sta scuotendo il mondo.
RispondiEliminaQuesto nostro tempo è davvero speciale.
Stiamo assistendo a qualcosa di straordinario.
Il pianeta e la storia hanno accelerato senza avvertirci. Siamo saliti su un'orbita che non era mai stata calcolata prima. Mi sembra che le certezze che avevamo maturato nella nostra prima metà della vita siano state tutte letteralmente distrutte.
Eravamo, noi Occidentali, i più forti, i più potenti, quelli che comandavano.
E non è più così.
Si stanno mischiando tutte le carte.
Dobbiamo navigare a vista, nel vortice, per non andare a fondo e non restare vittime della nause ache ci assale.
E dobbiamo avere, dovremmo avere, tanta pietà per i più deboli, anche perchè quelli potremmo essere prorpio noi.
Ma certo, cara Flò, pensa, siamo proprio noi i privilegiati che stanno in prima fila a guardare il mondo che cambia direzione, la storia che comincia a correre.
Non è un vero e proprio regalo del destino?
Io sono ottimista. E curioso.
Mi piace viaggiare, magari con un pò di prudenza.
Certo, adesso è più pericoloso di una volta, ma anche più eccitante.
La strada per il futuro, nostro, ma soprattutto il futuro dei nostri figli, necessariamente passa di qui, da questo mare agitato.
Ma tu hai per caso dubbi che loro possano non farcela?
Questa è una possibilità che non esiste.
Loro ce la faranno.
Noi, più vecchi, faticheremo a tenere il passo, ma ce la faremo anche noi.
Flò, avrei anche molto altro da dire, ma non ci riesco. Troppo complesso il tema. E poi so che tu pensi le stesse cose che penso io, hai le stesse paure ed hai la stessa forza.
Per stasera ti saluto e ti abbraccio.