lunedì 25 ottobre 2010

non mi svegliate

Non mi rompete
(musica: V. Nocenzi / testo: F. Di Giacomo, V. Nocenzi)

Non mi svegliate ve ne prego
ma lasciate che io dorma questo sonno,
sia tranquillo da bambino
sia che puzzi del russare da ubriaco.
Perché volete disturbarmi
se io forse sto sognando un viaggio alato
sopra un carro senza ruote
trascinato dai cavalli del maestrale,
nel maestrale... in volo.

Non mi svegliate ve ne prego
ma lasciate che io dorma questo sonno,
c'è ancora tempo per il giorno
quando gli occhi si imbevono di pianto,
i miei occhi... di pianto.


4 commenti:

  1. Cara Flò,
    il sonno e le sue incredibili poesie ... il maestrale che ci porta in volo oltre il regno della coscienza ... sulla corrente delle vibrazioni sonore e della voce del Banco ...

    In questi giorni sto affrontando questo tema. C'è una ragione pratica, oltre al fascino di oltrepassare un confine naturale (il confine fra il sogno e la realtà. Ed è qualcosa di veramente meraviglioso, di affascinante nel senso letterale della parola, attraversare quella linea di demarcazione che comunemente viene considerata invalicabile, off limits).
    La ragione pratica è, se vuoi, anche banale: mi sono iscritto ad un corso di lettura espressiva (domani sera la seconda puntata. e chissà che non apprenda un minimo di tecniche per dare lettura pubblica di qualche mio raccontino. Tu mi aiuteresti a farlo?).
    La ... maestra ci ha assegnato i compiti per la settimana: un pò di respirazione diaframmatica, un pò di esercizi facciali e, poi, scrivere, al mattino, appena alzati, tre paginette con quello che ci viene in mente.
    Solo che io la mattina presto non posso proprio, non ci riesco. E allora mi ... giustifico con i post sulla repubblica (e domani devo ricordarmi di stampare quello che ho fatto durante la settimana).
    Tu che dici, mi giustificherà, la maestra?


    Poi ti farò sapere come va a finire.

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  2. PS.
    Il Banco era un gruppo che seguivo quando ero ... giovanotto, anzi adolescente. Ma non mi piaceva proprio tanto.
    Però, cara mia, erano maestri di atmsfere e poesie!

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  3. E' proprio vero che gli esami non finiscono mai..... o meglio io sono a quota -1.
    Sono felicissima per questa tua nuova esperienza, a me piacerebbe fare un corso di scrittura creativa, tu invece di creatività ne hai da vendere, come pure Teodorica. I miei amici scrittori... si potrebbe fare un circolo, un salotto per leggere i vostri racconti. Anche Antonio di Giardigno65 è veramente bravo, sa ricreare quelle atmosfere intrise di ricordi.... A proposito di atmosfere.... ho messo sul blog la canzone del Banco, perchè sabato mi è capitato di conoscere per caso il suo autore, Francesco Di Giacomo, il cantante del gruppo. Eravamo al mercato del sabato di Zagarolo, abbiamo condiviso lo stesso pezzo di formaggio di capra, che l'ambulante voleva farci assaggiare.... E' rimasto lo stesso di sempre, che personaggio straordinario, così fuori dal tempo e dallo spazio, proprio come la sua canzone. Io li seguivo perchè avevo in casa un "rivoluzionario" che quell'anno doveva fare la maturità, mio fratello, che invece di studiare, ascoltava ore e ore queste canzoni.. Un salutone e .... buon risveglio creativo.

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  4. Ciao Floriana,
    che musica dolce, una canzone come una poesia e una musica come un canto di parole.
    Sono passata a trovarti ed ho visto che sei a meno 1........brava ce l' hai fatta sono orgogliosa anch'io per te ...una specie di maga maghella sei: scuola, casa, famiglia, Università.
    Ciao.

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