sabato 16 gennaio 2010

blog in via di guarigione

Ogni tanto passo dalle mie parti e l'istinto di chiudere i battenti si fa sempre più forte.
Questa specie di ibrido che è diventato il mio spazio, non mi piace neanche un po'...il mio intento iniziale era di spargere positività in ogni luogo, infatti il titolo Traguardi non era stato scelto a caso:
"....Fatti non foste a viver come bruti......."

Forse una persona dovrebbe aprire un blog per ogni interesse, ogni inclinazione, ogni sfaccettatura della sua personalità...... potrebbe essere una soluzione.

A questo Blog do ancora una settimana di convalescenza........

8 commenti:

  1. Ebbene Floriana anche il mio intento è spargere positività.....poi vedi come cado a fondo.....però sto migliorando, sto cercando solo esempi positivi per dare modo che i neuroni specchio si specchino nell' amore....... quindi non mollare e come Flora spargi semi buoni e amorevoli.
    Un bacio a te e al tuo mondo.
    PS ormai ti ha evocato Gaetano ( persona saggia e positivissima) come Flora e devi spargere i fiori della tua cornucopia.

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  2. Grazie Teo, tu riesci sempre ad essere positiva, anche quando parli di tragedie o di problemi, fai intravedere la strada verso la soluzione....questo è bellissimo.
    Sei un'innamorata della vita e dell'essere umano e cerchi di rendere questo mondo migliore, il tuo Forum mi piace molto e vengo a trovarti sempre volentieri. Mi scuso se ho approfittato del tuo spazio per rispondere a Gaetano, ma volevo spiegare il perchè per me sei una farfalla, dal post che ti avevo scritto prima. Forse mi sono lasciata prendere un po' la mano? Ma non mi è piaciuta molto la frase sul "battito delle ali".
    Comunque volevo dirti che le origini di mia madre erano "emiliane"..... precisamente di Finale Emilia, mio nonno Umberto era un tecnico delle Idrovore della pianura pontina, portati lì da Mussolini per la bonifica...... Ma mio nonno aveva la tessera del P.C.I, te lo immagini in quei tempi che coraggio? Insomma io sono un po' emiliana, tu sei romagnola anche se non so cosa vuol dire, (devo leggermi bene la storia)ti voglio un gran bene lo stesso......

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  3. Ciao, Flo.
    Spero che la convalescenza faccia bene alla tua pagina.
    Sai, penso di capirti: spargere positività.
    Penso di capire anche Paola, spargere positività intorno.
    Penso che è la stessa cosa che vorrei fare io.

    Lo facciamo?
    Si? No?
    Perchè?

    Ma, cara Floriana, non credo sia solo questo.
    Positività: e come potremmo mai dipingere tutto di rosa un mondo che, invece, si tinge di tutti i colori? Il rosa, si, ma anche il rosso, ed il nero, ed il giallo...
    La rabbia, intendo, e il dolore, e la calda luce del sole...
    E' tutto questo che ti riempie e che trabocca colorando la tua pagina...
    Troverei strano un mondo tutto rosa: tutto positivo. Strano, intendo per irreale, falso, melenso.
    E poi non sarebbe il mondo che vedi con i tuoi occhi (o che io vedo con i miei).

    No, non si tratta di questo, Floriana cara.
    E' stanchezza. E capisco bene.
    Ogni sera penso la stessa cosa.
    Il blog mi leva il tempo per la lettura, per fare altre cose...
    E neanche questo è tutto. In fondo riesco a governare il tempo abbastanza bene.
    E' mettere le mie cose sul blog che è difficile.
    Il senso di vuoto che provocano dentro di me le parole, le mie stesse parole, è terribile. Non devo usare parole, espressioni, riempire pagine, versucoli insignificanti, per sentirmi qualcosa, per darmi un contegno, per riempirmi di vanagloria.
    Ma le parole sono traditrici. Mentre dicono quello che abbiamo dentro, allo stesso tempo suonano fesse, vuote, stonate...
    Se scrivo : dolore, dovrei provare dolore, sentire di strillare, di piangere... altrimenti è una arola vuota. Ed, ecco, vedi, io non piango! O ridere se dico : allegro. Eccetera.
    Così scrivo, la sera per lo più, e poi dico Basta!

    Ma la mattina, il giorno, cerco te, Paola, e gli altri, pochi. Pochi, peccato. E per fortuna.

    Vi trovo. E va bene. Il vostro commento è un confronto con un amico, rinfranca e rende più reali le parole.

    Resta sempre il pericolo delle parole vuote. Non è risolto. Ma si va avanti.

    Ma c'è anche un'altra molla, forse, che mi spinge a tenere aperta la "repubblica". Il fatto di condividere quello che ho dentro. Con voi.
    Quello che ho dentro sono i colori, tutti i colori. Sulla repubblica uso i colori per dare un senso di "rivoluzione" (come era la rivoluzione d'ottobre") alla realtà.
    Una rivoluzione pacifica, come si vede.
    Ma una rivoluzione, nel senso di mettere sottosopra la realtà che sta colando a picco "in Italia". Smontarla con un video, un'immagine, qualche parola.
    E che altro potremmo fare?
    Mi fanno paure le risposte a questa domanda.Non so darne. E se ne do mi fanno paura.

    Allora uso le parole.
    E questa rivoluzione fatta con le parole non provoca danni, non fa male, è (vorrebbe essere) nobile, alta, elevata, come dovrebbe essere la realtà... come mi piacerebbe, in Italia. E' la mia lotta civile.

    Parole vuote.
    Rivoluzione.
    Quale delle due versioni ti sembra più vicina alla tua pagina?

    Io posso dirti una cosa. Ho trovato su "traguardi" una persona meravigliosa, che ha saputo dare alle parole la sostanza di una vera materia. Ho trovato davvero importanti gli scorci della realtà che mi hai fatto conoscere - realtà civile, di impegno, di dignità, di amore per gli altri, di fede (io, che di fede ne ho poca). Dietro le tue parole, le tue pagine, c'è, ho trovato, una persona vera, e unica.

    Spero che non decidi di chiudere. (mi mancheresti).

    Scusa: tu volevi una parola di conforto per uscire dalla convalescenza. E invece...
    Ma cosa potrei darti di meglio che quello che ho dentro?

    Un bacio affettuoso.

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  4. Cara Floriana,
    avevo visto bene venendo a casa tua per salutarti e ringraziarti per le lodi ricevute. Due farfalle, le loro ombre e uno scorcio di paesaggio denso di mistero.
    No, non desistere e abbandonare un traguardo che t'aspetta e che potrebbe renderti felice. Forse la mia visita inaspettata ti toglierà dall'incertezza in cui ti trovi. Chissà, in simpatia delle due farfalle, io quel "barbel" bresciano, così chiamano la farfalla a Brescia e Barbella è il mio cognome, che viene da un passato a lui familiare. Dalla Campania, da Pompei ancorché era una bellissima metropoli romana: da un Mosaico in particolare.

    In un grande edificio facente parte del gruppo di fabbricati contrassegnati dal n° 5, nella prima regione archeologica della Pompei antica, durante il corso degli scavi venne scoperto nel mezzo di un Triclinio (sala da pranzo così chiamata dai tre divani disposti intorno ad un tavolo centrale, sui quali si sdraiavano i commensali per mangiare) un Mosaico, in cui sono raffigurati emblemi massonici e pitagorici. Il prezioso Mosaico è attualmente conservato nel Museo Archeologico di Napoli.

    Tale figura rappresenta un ruota a sei raggi, sulla quale è posata una farfalla. Al di sopra un teschio umano corona l'insieme, e sopra di questo vi è un archipendolo triangolare munito di filo a piombo.

    Ricordando che la parola greca psukhe è sinonimo sia di anima che di farfalla, e visto che il termine psichico si applicava, nel mondo antico ma soprattutto nell'ambito gnostico, ai profani legati alla materia dalle loro imperfezioni e dai loro desideri, si può comprendere perché la farfalla sia stata posta sopra la ruota, simbolo del Mutamento e della Trasmigrazione (non della Metempsicosi).

    Il profano (farfalla) legato alla ruota del mutamento e delle trasmigrazioni, non potrà liberarsene se non con la morte totale (teschio), morte che lo integrerà nel Pleroma iniziale (archipendolo) , immagine dell'Eguaglianza originale riconquistata, cioè del ritorno all'unità primordiale. A destra è visibile una veste smessa (profano), e a sinistra una veste nuova (iniziato).

    Occorre infine ricordare che la farfalla è simbolo palingenetico (di rinnovamento e rigenerazione), e diventa tale per trasmutazione del bruco all'interno della crisalide, uovo filosofale e simbolo della morte mistica. Clicca qui.

    Un caro saluto e a presto,
    Gaetano

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  5. Floriana....romagnola o emiliana non ha importanza, quando parlo del mio essere romagnolo è perchè trovo ingiusto che non si sia realizzata la regione Romagna, inizialmente perchè la Romagna pagò lo scotto di essere repubblicana in tempi monarchici e poi nel 1946 perchè i romagnoli avevano dato i natali a Mussolini....siamo considerati dei rivoluzionari zucconi.In quanto a Mussolini so bene quanto pagarono chi non prese la tessera ( ho intervistato chi è vissuto ai tempi).....anzi ti voglio raccontare questo fatto....siamo nel 1930 circa vengono inviati manovali in Africa, due fratelli comunisti, uno decide per fame sua e della famiglia di prendere la tessera fascista, l' altro rimane fermo sulla sua idea e quindi niente lavoro in Africa. Quando torna il fratello compra alla moglie una stufa economica ed altri utensili per la cucina, l' altro fratello nel vedere sua moglie senza questi piccoli aiuti, piange dentro di sè per non essere stato capace di abbandonare la sua idea.Quando crollò il fascismo questa persona fu "scansata" dai posti di "rilievo"perchè considerato poco "malleabile", niente lavoro per lui dal PCI, non fu un male Egli si mise in proprio iniziando come straccivendolo e costruendo un' azienda che oggi, diretta dal nipote, da lavoro ad una dozzina di persone.Egli nonostante tutto è ancora comunista, nel senso di fede.Ciò per dirti che a me interessa solo capire.
    Ed ora voglio dirti che anch' io ti voglio bene, e voglio essere sincera, inizialmente ti credevo legata a certe ideologie ( bada bene non buono /cattivo nel senso di non riuscire comunque a disfartene o a riprenderle, cioè ad essere libera)poi ho capito,più dai colori, da certi movimenti che fai col blog, da certe parole "singole"lasciate cadere qua e là, che tu vuoi bene e credi nel genere umano, che tendi più a comprendere e ad interrogarti che a giudicare.Mi sono permessa di dirti ciò per essere il più possibile sincera,sarà l' influsso del commento di Gaetano, ma a me pare di aver "capito"che c'è stata una trasformazione in te, dolorosa che magari ti ha lasciato confusa.......ma hai messo la farfalla, l' ombra è già lontana......ciao Floriana qualunque cosa tu stia facendo .............voli.
    PS un' ultima cosa, ti trovo culturalmente parlando molto preparata e profonda.....besotto.

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  6. Caro Pietro,
    spesso mi trovo a scrivere con difficoltà perchè mi creo molti scrupoli quando voglio comunicare qualcosa.... questo spazio è nato per vendere libri "motivazionali", ma mentre esponevo le mie recensioni, mi accorgevo dei commenti finalizzati e interventi "mirati", tipo gettoni di presenza.... Ma ho chiuso questo tipo di esperienza soprattutto perchè ho iniziato, senza accorgermene a parlare di me, del mio mondo, dei miei interessi, dando opinioni un po' su tutto... una sorta di diaro multimendiale.
    Spesso rifletto sul tipo di rapporti che s'intraprendono sui blog, si incontrano delle "anime", attiriamo i nostri simili, ma è una amicizia moderna, senza impegno, senza legami, senza sguardi e forse anche menzoniera.... chi sa veramente come siamo nella realtà. Quando scriviamo un post mettiamo sempre l'abito della festa, o no? Non so se è solo stanchezza o difficoltà di fronte ad uno spazio vuoto....
    Però poi trovo un gran piacere nel trovarvi e la condivisione di certe emozioni mi riempie il cuore.
    Forse devo accettare solo i miei tempi lenti di "esposizione"....ma c'è dell'altro e ancora non so cosa. Ciao e grazie.

    Caro Gaetano,
    l'unità didattica che più mi piace affrontare è la metamorfosi della farfalla.... soprattutto l'uscita della crisalide dal suo bozzolo....
    Anche la casa-stanza di Kafka nel "vicolo d'oro" di Praga ricorda un piccolo involucro dove riposarsi, crescere, formarsi.... quando ci sono entrata ho pensato proprio a lui mentre scriveva il libro sulla metamorfosi....
    Starei le ore a leggere i tuoi labirinti, scusa le li chiamo così, ma a forza di stare con i bambini, ho sviluppato una specie di sindrome, non so darle un nome, ma mi capita di pensare per immagini...associo le persone a personaggi di fantasia o a oggetti familiari.... sicuramente in mancanza di un faccia a faccia è meglio di niente. I tuoi post per me sono labirinti, dove è piacevole perdersi nella vastità della tua cultura.... Sai cosa c'è scritto all'entrata, ma pian piano ti ritrovi catapultato nella mitologia; gira a destra e sei nella storia del medioevo; a sinistra la muraglia cinese... quando esci ti dici, a però, che viaggio nel tempo e nello spazio ho fatto!!!

    Cara Teo-Tze, (fa pensare al saggio Lao) una cosa in comune della terra emiromagnola io e te ce l'abbiamo, la schiettezza, la franchezza delle idee, non trovi?
    Grazie sei molto cara e per essere sincere io quando faccio i complimenti li sento davvero, io ti trovo una bella persona, una di quelle che sanno porgere l'altra guancia, perchè sanno che il bene prevale sempre sul male..... cosa rare di questi tempi. Si, hai ragione in questo periodo sono una crisalide..... il bozzolo non si scalfisce facilmente, i tempi non sono ancora maturi e l'inverno è ancora lungo.....ma la primavera è alle porte. Companeros vos se sabe donde esta el camino? Poco a poco, paso a paso el camino se fa....

    Scusa il mio pessimo spagnolo, ma il senso si capisce
    Un abbraccio

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  7. Floriana...sono ritornata dopo aver letto le tue risposte.......hai azzeccato in pieno l' immagine per Gaetano.....sì Gaetano leggere Gaetano è proprio perdersi in un labirinto.....ma io ho la passione dei labirinti, i miei preferiti sono quelli delle chiese medievali, ne abbiamo uno anche noi nella splendida San Vitale in alto e alle pareti i mosaici del VI secolo e sul pavimento il labirinto del 1200.
    Ciao amica mia.

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