Questo post l'ho scritto da due giorni, ma pubblicato solo ora...... non c'è nulla di profetico con i fatti accaduti ieri. Chiunque sia stato vicino a dei manifestanti, si è reso conto del clima rovente che ci circonda. Spero vivamente che gli italiani sappiano gestire questi sentimenti di sfiducia, rabbia, insofferenza e preoccupazione, con azioni pacifiche, mirate a risolvere la situazione di stallo in cui è scivolato il popolo italiano. Per troppo tempo imbambolati a guardare "il teatrino", il risveglio spero sia meno doloroso di quello profetizzato dai "politologi".
L'11 dicembre giorno dell'Eroica...... esame di musica superato.....c'è tempo per manifestare, soprattutto di stare insieme ai tanti colleghi venuti da tutta Italia. La stazione Termini invasa dalle forze dell'ordine, mi ha sorpresa tanto dispiegamento, un numero esagerato e molto ben organizzato. Io e Maria, la mia collega sentivamo una brutta aria, le voci dei ragazzi erano distanti, ma il tam-tam della loro rabbia, della preoccupazione no, erano con noi. Volevano unirsi professori e studenti dell'Onda, insieme, ma non è stato possibile. Guardavo i visi degli studenti e quelli dei giovani celerini..... questa volta dopo vent'anni non riuscivo a schierarmi. Non sembravano poi in posizioni opposte...... si somigliavano.
La preoccupazione che si potesse far male qualcuno mi assaliva, pensavo a mille cose.... alla loro età, al loro futuro, al fatto che ormai bastava solo una scintilla per dare il via all'aggressione. La protagonista vera della piazza è stata la rabbia, tanta rabbia, forse per troppo tempo repressa e questo non è un buon segno....
Flo, ho la stessa paura anch'io.
RispondiEliminaLo si sente nell'aria l'odore del sangue. La belva è stata liberata. E' libera di circolare per le strade. Si sente il suo ruggito. Il suo respiro lo sento dietro al collo, fetido ed ansimante.
Non voglio parlare in termini razionali. Quello che si percepisce sulla pelle è più sicuro, più certo.
E la pelle rabbrividisce, in questo periodo.
In questi tempi bui può succedere di tutto.
Anche che non accada poi nulla, di fatto.
Ricordi Samuel Becket in "Aspettando Godot" o Dino Buzzati ne "Il deserto dei tartari" ?
Ecco, lì la vita, il tempo, la realtà si consumano in un'attesa durante la quale scorre il tempo e si consuma l'esistenza, ma è un'attesa che non ha mai termine e che non pone mai termine ad un'azione compiuta. E' l'attesa di un destino che ogni volta volge al fallimento, all'impotenza di compiere l'azione.
Ecco, sembra che lo stesso modulo sia quello di questi giorni. E solo la follia sembra avere la possibilità di rompere il maleficio.
La follia, intesa certo come il gesto fuori controllo del giovane di Piazza del Duomo. Ma che è anche la modalità comportamentale che non rispetta i canoni dell'agire corretto.
Così, allora, la Follia diventa il solo personaggio in grado di agire in qualche modo compiutamente. E' questa la pagina mancante alle opere di Beckett. E' questa l'unica condizione all'interno della quale può avvenire qualcosa, oggi.
Ecco, sembrano proprio svolgersi così le cose, oggi.
Mi sembra che i canoni sui quali ci poggiamo per ragionare di questi tempi debbano essere considerati all'inverso.
Così sembra che le cose quadrino. Anche il gesto dello sconsiderato mattoide di ieri. Un gesto evidentemente non compiuto del tutto, incompleto, impotente, inetto, inane, fallito, mancante...
Un gesto che pare fermato a mezz'aria.
Un gesto al quale si contrappone, tuttavia, la crudezza del sangue che sporca il volto di un povero vecchio, a sua volta impotente, inane, di fronte a quel destino incompiuto.
Ecco, l'incompiutezza del nostro tempo, che ci porta l'ansia della paura.
L'incompiutezza. Drammatica, come le note di Schubert, appunto nell'incompiuta. Così torniamo al tuo esame: un in bocca al lupo. Hai detto: superato. Con soddisfazione tua?
brutto segno ...
RispondiEliminaLo so Floriana che avrai gli impegni sopra i capelli, ma ci tengo a dirti che ho realizzato una specie di video amatoriale per fare gli auguri agli amici del blog, se hai tempo vienimi a trovare, in tutti i casi.......TI AUGURO BUON NATALE A TE E AI TUOI PERCHE' SI AVVERI CIO' CHE VUOI.
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